Marianna #633
Qual è la cosa più bella che hai fatto nella tua vita?
Il giro del mondo. La cosa piú bella e più folle ch’io abbia fatto fino ad ora. Nel giugno del 2014 avevo lasciato Milano da circa 6 mesi insieme al mio fidanzato dell’epoca, mio marito oggi, dove vivevamo da circa 3-4 anni. Ad un certo punto abbiamo deciso di riprenderci il nostro tempo e investire un anno su noi stessi, quello dei nostri 30 anni. Abbiamo fatto 52mila km, abbiamo preso tutti i mezzi di trasporto, dal tuk tuk all’hovercraft, non ci siamo risparmiati in nulla cercando di venire a contatto con tutti, dalla persona sull’autobus in giù. Siamo stati 3 mesi in giro (mentre il mio ragazzo voleva star fuori per 6 mesi e il budget non ce lo permetteva), abbiamo comprato un biglietto che si chiama Around The World Ticket, che ti permette di fare da est a ovest o da ovest a est facendo un biglietto unico e risparmiare tantissimo, abbiamo parlato con una persona di un’agenzia di Londra che fa solo questi biglietti (lui ne ha fatti 4 o 5 e parlargli è elettrizzante, è andato ovunque e ha fatto qualsiasi cosa) e ci ha mostrato praticamente quello che volevamo fare. Gli abbiamo parlato solo al telefono ma mi verrebbe da abbracciarlo perché sembra sia un nostro amico da moltissimo tempo. Nel click decisivo, quello dell’invio della richiesta del biglietto, abbiamo capito che saremmo partiti e abbiamo costruito un progetto su questo viaggio, chiamato “30 anno zero”, perché per noi è stato l’anno della ripartenza, quello in cui abbiamo detto “ok, fino ad ora abbiamo camminato come i criceti su una ruota, adesso ci fermiamo e scegliamo i prossimi passi da fare”, che siano giusti o sbagliati, non importa. Abbiamo messo insieme un po’ di città che volevamo vedere e un po’ di amici sparsi in giro che volevamo rivedere e durante il viaggio ce ne siamo fatti tanti altri: ci trovammo a casa di un amico il cui ospite, nemmeno a farlo apposta, aveva un amico londinese che ci ha ospitato e quindi abbiamo un altro amico lì, abbiamo fatto couchsurfing a casa di una famiglia di vegani ebrei che ci hanno accolto dicendo “in questa casa l’unica regola è che non ci sono regole”, siamo stati in Australia in una casa in cui non so quanta gente davvero ci abitasse poiché ogni tanto ci presentavano nuove persone a cui raccontavano la nostra storia per tipo 15 volte al giorno. Viaggiavamo durante la notte per abbattere i costi, mangiavamo nei mercati o comunque tanto street food, io mi sono portata il lievito nella borsa e ho fatto le pizze un po’ ovunque (tranne in Australia dove abbiamo dovuto ricomprarlo). Siamo tornati a casa così ricchi di esperienze ma così poveri di cose poiché non abbiamo acquistato souvenir o altro (tranne le 2 paia di scarpe consumate camminando), siamo partiti con 13kg di bagaglio a testa e calcola che in Australia era inverno (e il 22 luglio del 2014, per via del viaggio aereo, non lo abbiamo vissuto) .
Qual è la cosa più brutta che hai fatto nella tua vita?
Passare del tempo in ospedale, ho subito un intervento e ho trascorso un po’ di tempo in quelle stanze.
Cosa ami fare?
Sorprendermi, non faccio mai la stessa strada per andare in un posto, mi piacciono i particolari (ed infatti stavo notando che questa piazza da questo lato e con questa luce non l’avevo mai vista) e viaggiare, il confronto con altre culture.
Cosa odi fare?
Avere a che fare con le persone che si lamentano sempre, i negativi, le persone che vedono sempre il bicchiere mezzo vuoto e a cui magari non manca nulla. È una condizione loro, di piacere nel lamento e provano il loro godimento massimo nell’essere compatiti. Mi irritano queste persone, cerco di stare il più lontana possibile da chi sottrae positività ed energia agli altri.