Raffaele #754
Qual è la cosa più bella che hai fatto nella tua vita?
Ne ho fatte tante, se ci rifletto, ma posso dirti che la più bella è aver sposato mia moglie. Vedi, è così unica. Unica indica che non c’è più niente. Se esistesse qualcosa oltre l’unico, lei è l’unica dell’unico, in tutto quello che fa. Lei alimenta la mia vita e io mi nutro del suo respiro. È la poesia infinita della mia vita.
Qual è la cosa più brutta che hai fatto nella tua vita?
Non me lo ricordo, ne avrò fatte tante se c’ho questo dubbio. Forse quella volta in cui litigai con la mia suocera, era una povera vecchietta e le diedi degli schiaffi sulle mani. Mi pigliai così collera per la cosa che feci che ancora ora mi dà fastidio, è stato un fatto dovuto al nervosismo. Era irrequieta, dava un po’ di problemi e io in un’occasione non mi sono regolato.
Cosa ami fare?
Il giornalaio, per un motivo semplice. Innanzitutto, sono libero, nessuno potrà dire su di me “fai questo, fai quello”, ho la mia indipendenza fisica, morale, ‘e tutt maner. Faccio questo da quando avevo 9 anni e adesso ne ho 79, sono nato il 16 ottobre del 1940, sono alle intemperie, ho problemi di spazio, ma non lo cambierei con nessun lavoro al mondo. Per carità, sono stato pure 4 anni in Germania e in Olanda negli anni 60, ma sono tornato qui.
Cosa odi fare?
Aspettare dal medico, mi dà il nervoso proprio. Sentire tanta gente che parla del suo problema, dover aspettare delle ore per dover fare solo una domanda è insopportabile. Poi non sopporto quella gente che chiede di entrare solo per fare una domanda e rimane col dottore per mezz’ora e sei costretto a stare nello stesso posto per delle ore. Abituato allo spazio, libero, mi sento stretto.