Salvatore #662
Qual è la cosa più bella che hai fatto nella tua vita?
Aver salvato la vita di mia madre. All’epoca avevo 13-14 anni, mia madre tornò a casa e si infilò a letto lamentandosi di dolori vari, cosa molto strana per lei, ma non voleva assolutamente che chiamassi né l’ambulanza né mio padre, che non era a casa per lavoro. Me ne fregai di quello che mi chiese, presi il telefono e chiamai mio padre che in 30 secondi arrivò sotto casa: mamma aveva un infarto in corso da parecchie ore. Il dottore che la visitò ci disse che si è salvata per questione di minuti, se fosse rimasta a letto sarebbe morta sicuramente. Sono passati molti anni da allora, quasi 15 o giù di lì, e avevo totalmente rimosso questa cosa poiché per me fu quasi una cosa naturale, ma quest’estate c’è stato uno scambio di battute con lei: dopo avermi stirato una maglia di cui avevo bisogno, le ho detto “grazie mamma, mi hai salvato la vita”, e visto che non avevamo mai parlato di quello che successe 15 anni fa, mi ha risposto “ok, allora adesso siamo pari”.
Ci siamo capiti subito.
Qual è la cosa più brutta che hai fatto nella tua vita?
Non credere in alcune persone, non ho creduto nelle loro potenzialità nel momento in cui mi hanno chiesto di crederci. Un amico caro, che adesso non lo è più per altri motivi (forse perché anche lui ha fatto la cosa peggiore che potesse fare nella sua vita), in un momento di necessità mi ha chiesto un aiuto che io non ho capito, forse per mancanza di esperienza, di sensibilità o per distrazioni varie. Questa cosa ha condizionato molto la sua vita, mi chiese di dargli una mano a innescare dei processi e non sono riuscito a prestargli la giusta attenzione. Sono molto fatalista e sono convinto che è andata così perché doveva andare così, però di certo mi è servito per non compiere più errori del genere. Credo molto nelle persone e non esserci stato per un mio amico mi ha fatto molto male, non l’ho dimostrato nemmeno a me stesso, non sono stato “presente”.
Cosa ami fare?
Conoscere donne, non solo per una questione sessuale, è chiaro che c’è una componente fortissima, però le donne per la mia sensibilità sono sempre una scoperta, mi insegnano sempre qualcosa di me, di nuovo: ogni volta che mi confronto con una donna divento un uomo migliore ed è una cosa che non riesco a fare quando mi confronto con un uomo.
Cosa odi fare?
È difficile rispondere a questa domanda, anche perché sono molto libero come persona. Odio stare con persone che non hanno curiosità, è una cosa che subisco, perché non posso saperlo preventivamente e non posso prevederlo.