Dopo 4 anni spesi lavorando in una nota catena di prodotti di elettronica come addetto alle vendite, mi sono ritrovato disoccupato da un giorno all’altro, vuoto, con una casa da portare avanti e senza nessuna idea su come vivere in maniera indipendente da quel momento in poi. Decisi allora fare un viaggio in Irlanda, portando con me un po’ di soldi, una valigia con un po’ di vestiti e la macchina fotografica per per poter resettare completamente la mia vita e godermi quella quantità enorme di libertà che mi era appena caduta tra le mani, quella di cui mi ero privato lavorando tutti i giorni tra quattro mura.
Il ritorno in Italia
Tornato in Italia, pubblicai le foto che ho raccolto tra Cork e Dublino su Flickr e, imbattendomi per la seconda volta nella vita nel progetto “Humans of New York”, cominciai a pensare che diventare un fotografo sarebbe stata l’unica cosa a cui avrei voluto puntare. Non ci pensai due volte, cominciai a scattare foto dei Napoletani di Napoli, gli Humans of Naples per l’appunto, per dare un volto alle strade della città che mi ospita oramai da svariati anni, per presentare al mondo le persone che si possono incontrare ogni giorno per le strade di Napoli.
Per fare questo ho dovuto apportare qualche piccola modifica all’idea originale: per creare un legame tra chi guarda i ritratti che scatto quotidianamente e chi è stato fotografato ho ideato quattro domande, insolite, molto personali, che mai nessuno si è sentito rivolgere da uno sconosciuto, che aprano una finestra sulla loro vita e che fungano da ponte, a chi guarda, per entrare nel cuore della loro “umanità”.
Spero che Humans of Naples possa piacervi, così come le foto che scatto quasi quotidianamente, e che possiate incrociarmi per una chiacchiera o, magari, per una foto.