Chiara #500
Qual è la cosa più bella che hai fatto nella tua vita?
Me ne vengono 3 in testa: ho offerto la colazione ad una coppia di polacchi. Eravamo in un bar, la signora voleva una colazione ricca, la vidi che già stava fantasticando sui cornetti, i dolci, il cappuccino…poi vide il menù, tutto era molto costoso per le sue tasche e tristemente ripiegò su un espresso. Vedendo la scena quasi mi sentì in colpa, era stata capace di trasmettermi così tanta gioia quando era entrata che pensai di regalarle la colazione che voleva, bella, abbondante. Non volevo che lo venisse a sapere, ma il cameriere glielo disse ugualmente. Fu bellissimo il suo “grazie”. La seconda cosa che mi viene in mente è che ho fatto bene a lasciare l’università, anche se l’ho capito col tempo. Sono cambiata un sacco da quel giorno e mi è servito tanto staccarmi da quel mondo. La terza cosa che mi viene da dirti è che è stato bello riuscire a conoscere mia madre, abbiamo sempre litigato e siamo persino andate insieme dallo psicologo, ci odiavamo. Non volevamo altro che capirci e da quel momento in poi, ogni settembre, facciamo un viaggio insieme in giro per l’Italia. Lei non aveva mai viaggiato prima, io non conoscevo l’Italia e questo punto d’intersezione ci ha permesso di poterci conoscere e accettare. Per me conoscere una persona non è sopportarla o cose del genere, è prima di tutto accettarla.
Qual è la cosa più brutta che hai fatto nella tua vita?
Ho scelto di rimanere sola. Ritengo che nella vita ci poniamo troppo il problema della solitudine, ci riempiamo di amici che in realtà non lo sono. Credo che l’amicizia oggi non esiste. Ormai è più “conoscenza” che “amicizia”, però nessuno dice “ho tanti conoscenti” per paura di sembrare soli o asociali e quindi ci fa comodo dire “ho molti amici”. Io ho scelto di stare sola, non ho amici ma molti conoscenti e mi sta bene così. Ho instaurato un’amicizia con me stessa, forse in futuro instaurerò un’amicizia con altre persone. La reputo la cosa più brutta perché nessuno mai ha parlato della solitudine come una cosa bella, non c’è un solo libro che ne parla come ne parlo io.
Cosa ami fare?
Guardare e ascoltare, sfruttare i sensi, stare dietro al teatrino della vita. Mi piace camminare per strada e guardare le persone, ascoltare, spiarle. Mi diverto ad ascoltare i turisti, ad esempio.
Cosa odi fare?
Guardarmi allo specchio, ho sempre avuto un’autostima molto bassa. Lo specchio è sempre stato un mio nemico, nella storia di Chiara l’odio peggiore è sempre stato nei confronti dell’immagine riflessa all’interno dello specchio. È uno strumento per narcisisti, è sempre capace di mostrarti i tuoi difetti, soprattutto quando sei giù di morale. Nonostante tutto adesso sta cominciando a piacermi.