Luca #448
Qual è la cosa più bella che hai fatto nella tua vita?
Sacrificare il mio tempo, il mio spazio e una parte di me per un sogno: faccio parte di un movimento artistico-culturale che si chiama “Sii Turista della Tua Città”. È un movimento nato 4 anni fa con un adesivo che regalavo e attaccavo in giro, parlavo di “Sii Turista” come qualcosa che esisteva già ed invece non esisteva un cazzo. Grazie a San Gennaro, dopo 4 anni esiste un movimento che difende Napoli, la sua immagine nel mondo, la difende da noi stessi che avevamo smesso di credere in un cambiamento e in una rivoluzione culturale. Quella rivoluzione culturale che è nascosta dentro ogni napoletano, serviva solo qualcuno che sapesse tirarla fuori. Noi, dal basso, abbiamo avuto questo coraggio.
Qual è la cosa più brutta che hai fatto nella tua vita?
Sono stato uno di quei giovani che voleva andare via da Napoli per andare a Berlino o Londra, quando invece non capivo un emerito cazzo. Avevo subìto il lavaggio del cervello, quello che fanno un po’ a tutti. Una cosa che non farei mai oggi, sono cresciuto: sono stato quello ch’io oggi combatto.
Cosa ami fare?
Combattere per Napoli e difenderla, è forse l’unica cosa che mi rende felice nella mia vita. Amo più la sirena Partenope che la mia ragazza.
Cosa odi fare?
Dover spiegare dove si trova Napoli quando sono all’estero, oppure quando per far capire cosa sia Napoli debba dire “pizza” e ridurre tutto a “pizza e mandolino” e tutte ste cose qua, cosa che non è solo così. O ancora dover dire “si” quando mi chiedono “italiano?”. Io non mi sento per niente italiano, io sono napoletano. È un’altra cosa.